Si respira ancora un po’ di Italia a New York? Ancora si, Little Italy resiste! Uno dei quartieri più leggendari di Manhattan tiene ancora alte le bandiere tricolori! I palazzi, le botteghe, i negozi e l’atmosfera hanno ancora molto da raccontare! Passeggiando nel quartiere infatti si viene sbalzati indietro a nel passato, al 1800, quando ondate di immigrati italiani, provenienti soprattutto dal sud Italia, si stabilirono a New York, per realizzare il sogno di una vita migliore, importando tradizioni, dialetti, costumi e la loro cucina.
E proprio come una piccola Italia, che all’epoca comprendeva almeno 30 isolati del Lower East Side, si crearono vere e proprie realtà regionali, ognuna con i propri sapori e il proprio folclore: botteghe con le migliori specialità, ristoranti dove assaporare la autentica cucina italiana, bancarelle, strade vivaci e colorate, ricche di tradizioni culturali.
I napoletani si stabilirono a Mulberry Street, i siciliani a Elizabeth Street, mentre a Mott Street abitavano i calabresi e i pugliesi. E insieme all’impeto travolgente del Sud Italia, persino la criminalità organizzata arrivo’ a New York, The Black Hand, La Mano Nera, diventando una potenza in tutti gli Stati Uniti, fonte di ispirazione dei più celebri film che intrecciano storie di gangster, giri di affari e contrabbando.
Con il tempo gli italiani hanno iniziato man mano a spostarsi in altri quartieri della città e l’oasi italiana è diventata sempre più piccola, fino a comprendere pochi isolati, lungo Mulberry Street e Grand Street, lentamente assorbita dai quartieri limitrofi, Soho e soprattutto Chinatown.
Ma il tempo non ha spento la magia tricolore e il cuore italiano batte sempre a Little Italy, che celebra ancora oggi e ogni anno a settembre dal 1926 la Festa di San Gennaro, con spettacoli, sfilate, bancarelle, tante prelibatezze e una grande processione con la statua del santo patrono della città di Napoli.
E, siccome siamo in America e qui si fanno le cose sempre in grande, la festa di San Gennaro qui a New York dura ben 10 giorni , rendendola una delle feste più popolari di New York e, per un italiano, assolutamente da non perdere!
di Camilla Biondi
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